11 settembre - II dopo il Martirio (C)
Molte delle parole che usiamo abitualmente sono dei termini 'composti', cioè formati da preposizioni e sostantivi che arricchiscono il nostro vocabolario, ma soprattutto delineano diversi aspetti della nostra psicologia e spiritualità.
Uno degli esempi più preclari è costituito dalle parole che contengono il termine “cuore”.
A tal proposito forse pochi sanno che nella Bibbia sono circa 800 le parole in cui è coinvolto il “cuore”, esplicitamente o in forma composta.
I sacri testi, oltre a dirci l'importanza del cuore, sottolineano spesso quanto esso sia difficile da governare e da curare.
Contrariamente a quanto la nostra mentalità occidentale possa ritenere, il cuore nella Bibbia non ha nulla a che vedere con la dimensione del sentimento.
La “via del cuore” indica, piuttosto, la centralità dell'essere, la realtà da cui dipendono le scelte, la volontà o meno di portarle avanti: tutto parte dal cuore!
In questo anno passeremo in rassegna diversi atteggiamenti, che potremmo raccogliere sotto il titolo “un cuore all'opera”:
- accordarsi: il cuore che trova la giusta armonia con gli altri
- coraggio: il cuore che diventa forza, soprattutto nei momenti più difficili
- cordialità: il cuore che si impegna a mettere tutto se stesso dentro i rapporti umani
- ricordare: il cuore che prova a riannodare anche la memoria a un percorso di bene possibile
- concordia: il cuore che si attiva concretamente come artigiano di pace
- rincuorare: il cuore che riesce a dare forza a chi l'ha perduta
- cordoglio: il cuore che con smette di indicare con speranza la vita eterna
Per fare un altro esempio, ripensiamo alla ricchezza del messaggio evangelico che abbiamo riscoperto vivendo il Giubileo della Misericordia, che è – appunto – una “parola del cuore”: infatti
- significa “dare il proprio cuore al misero”,
- oppure “avere cuore per tutte le miserie”.
Se facciamo un veloce excursus biblico, troviamo nell'Antico Testamento questa citazione: “L'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore” (1 Sam 16,7).
Nel Nuovo Testamento i vangeli raccontano la missione di Gesù, tesa a discostarsi da una religiosità dell'apparenza e dell'esteriorità, tipica dei farisei, per ricondurre l'uomo al cuore, luogo privilegiato per incontrarsi con Dio.
